Se sei celiaco devi fare particolarmente attenzione ai cocktail che possono contenere glutine: ecco quali puoi bere e quali, invece, evitare.
Se sei celiaco, come ben sai, non puoi ingerire glutine. Il tuo corpo, infatti, non riconoscendolo, inizierà ad attaccarlo, causando parecchi problemi non solo al tuo stomaco, ma anche all’intestino ed all’apparato respiratorio.
Questo, ovviamente, vale non solo per quanto riguarda il cibo, ma anche ciò che si beve. Anche se può sembrare strano, infatti, anche alcuni cocktail possono contenere tracce di glutine e, per questo motivo, andrebbero evitati.
Ma quali sono quelli che, invece, si possono bere? Bisogna fare particolare attenzione, soprattutto se si è, ad esempio, in discoteca e, quindi, non si può controllare ciò che effettivamente è stato inserito nel cocktail.
Ecco, quindi, per agevolare tutti coloro che purtroppo soffrono di questa patologia, si possono bere e quali, invece, sono da evitare.
Cocktail gluten free, quali bere e quali evitare
Esistono cocktail gluten free? Assolutamente sì, ma bisogna tuttavia fare una distinzione tra i distillati, che vanno sempre bene, e quelli a cui, ad esempio, è stato aggiunto qualche aroma o altre sostanze che potrebbero contenere glutine. Lo stesso discorso vale, quindi, per i liquori: sia per l’uno che per l’altro, inoltre, soprattutto se non è stato aggiunto nient’altro, non è necessario trovare la scritta “senza glutine”.
Gin, grappa, vodka, tequila, whiskey, anche se magari provengono da prodotti contenenti glutine, sono sicuri al 100% se lisci e non aromatizzati. Per questo motivo, quindi, potete stare tranquilli. Diffidate, invece, da tutto ciò che non è “puro” e viene aromatizzato all’origine, dal momento che non sempre si è sicuri che l’alcolico non sia stato contaminato all’origine, dal momento che potrebbe essere stato prodotto in un laboratorio in cui vi è stata all’origine una contaminazione crociata.
Per questo motivo, quindi, il consiglio è quello di bere cocktail che, qualora volessi aromatizzare, potresti fare in un secondo momento, ossia quando vengono preparati, ma soltanto con prodotti naturali, come ad esempio della frutta fresca. In questo modo eviterete, per quanto possibile, una contaminazione all’origine.
